1. |
Il Teatro
10:37
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Indugia trasparenze di retina
maree soffuse, il lento letargo della maestosa pozzanghera.
Ambisce all’amore etereo
silenzioso come un giorno festivo
o incauto come una mantide incoronata.
Argini allora provengono,
tra il sipario ti nascondi
nel tuo cuore giace inerme il sole
(Simbolo di bagliore d’incendio comune)
Il teatro il teatro il teatro
dicevi il teatro,
quante volte il teatro
come una rappresentazione del tuo cuore
o del tuo amore.
È una maschera
È un teatro.
Quali fiamme e quali coni e quali cerchi
hai trovato tra le assenze del tuo ego?
Il teatro è una maschera, è un teatro.
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2. |
Ganimede
10:13
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È uno sciame l’Universo delle tue labbra
alveare di una laguna solitaria ed eterea
dalle acque dolci e color purpureo.
Ganimede
astro della luna piena,
ti riversi nello sfogo dell’abbaglio notturno
come rugiada sul fiore più bello
invocandomi doni e perle preziose
l’avvenire quadridimensionale dell’attesa di una goccia d’amore
ribeccata fra le dune del deserto paludoso
di un inverno metropolitano che sfugge indefinito
verso il largo della montagna grattacielo.
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3. |
Archetipo
09:22
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Non sei che spazio
quasi nemmeno il rovescio della tempesta
la quale solca in versi d'algide colline
forsennate abitudini.
Maestà
fra le arterie di gracili versi
come guazza
rimbombi nel mio cuore
e nei soliloqui d’amore
attendi guanciali d’orchidee.
E di noi non resta che
una sfrenata bellezza.
Sono io l’arte marziale del tuo fiore.
Sono io l’arte marziale del tuo amore.
Cerca l'amo in un sospiro
rivoluziona il tremito delle montagne
figlio del fuoco saetta i raggi del baratro
dedica al Tempo immortale la madre e il ventre
lascia che strida la preda e il tuono
distogli l'afflitto gomito della freccia
scaglia la cripta attonita dei tuoi sogni
erompi la spada che dall'uovo emerge
oscura lo sciogliersi del villaggio degli occhi
erigi su una nuova luna,
fra i dedali dell’amato me stesso.
Se soltanto un sonetto
avesse come archetipo il tuo viso
a riguardo strappandomi di dosso un sorriso
cancellerei la curiosa superstizione del tuo corpo
per assorbirne il senso, l’estasi, i dispiaceri,
la cieca luce, per assorbirne il senso, l’estasi.
Kamasutra sillabico.
O l’eleganza del tuo corpo
e del tuo corpo l’eleganza
e il corpo è la tua eleganza
nell’eleganza del tuo corpo.
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4. |
La Conversazione
06:55
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Ti immagini il tempio d’Atena
su un altare in ripida discesa o ascesa
nella discoteca o teca.
Un cristallo ritrovato fra gli alveari della
tua coscienza
tende alla conversazione :
alla conversazione
della tua emozione
o della conversazione della tua emozione.
Cosa aspetti nel tuo riflesso?
Il riflesso che aspetta il tuo sesso.
e cadi giù, stai cadendo giù, giù, giù!
Sulle strisce delle tue arterie
ecco il cuore, lo vedo!
Apri questa porta, fammi entrare, forse fa
male.
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